Come tradizione a fine anno è tempo di classifiche; ecco le password peggiori del 2019
La scelta di una password affidabile è da sempre un problema; ma meglio non utilizzare quelle presenti nell’elenco riportato in questo articolo.
Quando l’anno in corso è oramai agli sgoccioli ecco che compaiono le classifiche più disparate; come quelle di vendita dei prodotti più vari. Non fa eccezione la classifica relativa alle password peggiori del 2019. Oltre alla classica password “123456” ecco l’elenco delle 25 password più diffuse ma assolutamente da evitare di usare.
- 123456
- 123456789
- qwerty
- password
- 1234567
- 12345678
- 12345
- iloveyou
- 111111
- 123123
- abc123
- qwerty123
- 1q2w3e4r
- admin
- qwertyuiop
- 654321
- 555555
- lovely
- 7777777
- welcome
- 888888
- princess
- dragon
- password1
- 123qwe
Il motivo per il quale è così diffuso l’uso di password tanto facili e banali è semplice; in questo modo si evita di doversi ricordare le password che si vanno ad utilizzare. Ma in questo modo ci si espone ad una serie di rischi e minacce informatiche che non basta una enciclopedia per elencarle tutte.
Come controllare l’efficacia di una password?
Per scoprire quanto è facile per un hacker o più in generale per un criminale informatico indovinare una password del genere vi invitiamo a provarle su un sito come:
Quali sono le password veramente efficaci e quasi impossibile da indovinare?
La forza della password è uno degli elementi più importanti per la sicurezza informatica. La maggior parte dei cyber attacchi parte da una attività di “phishing” per indovinare le credenziali di login degli utenti. L’attacco si basa principalmente sulle informazioni che vengono pubblicate nei messaggi e profili online; il nome del gatto o del cane o quello dei figli, la propria data di nascita, ecc.
Gli hacker ed i criminali informatici in genere sviluppano continuamente metodi sempre più sofisticati per scoprire e indovinare le password facendo anche uso di algoritmi di AI; intelligenza artificiale.
Perché dunque non utilizzare anche gli spazi nella password?
Contrariamente a quanto possa sembrare, usare gli spazi all’interno delle password è una pratica molto consigliata. Non a caso molti tra i siti più importanti come Google e Facebook, accettano “spazio” come carattere valido di una password.
Il termine “Password” diventa quindi una denominazione piuttosto impropria. È quindi più corretto parlare di “passphrase”. Kiersten Todt ex consigliere per la cyber security dell’amministrazione Obama ha dichiarato:
“Rendi la passphrase più lunga e più complicata possibile”. Quattro parole sono sicure, e cinque lo sono ancora di più”
Una frase composta da più parole diventa quindi quasi impossibile da indovinare e soprattutto altrettanto facile da ricordare.
Rimane poi sempre valido il concetto di cambiare la passphrase periodicamente; magari ogni 3 mesi come piace tanto sia al GDPR 679/2016 che al DPS 196/2003.