Il gruppo di cyber criminali LulzSec Italia protesta violando 26.600 account del MIUR. Si sono scagliati contro il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca contro l’alternanza scuola-lavoro definendo la riforma della Buona Scuola come uno sfruttamento mascherato da opportunità formativa. Sono stati pubblicati dati personali di docenti e personale amministrativo tra cui password, indirizzi e-mail e numeri di telefono; un vero e proprio Data Breach secondo il regolamento GDPR
Quello avvenuto il 7 Marzo è stato un attacco irrisorio e beffardo che si burla della scarsa sicurezza del ministero come protesta per l’inefficienza del progetto Scuola-lavoro: nata con il nobile intento di inserire i giovani nel mondo del lavoro, questa iniziativa mal gestita è stata rivendicata dagli hacktivisti come oggetto di schiavismo che tende a sfruttare l’opportunità di avere manodopera a costo zero e si allontana dallo scopo originale di natura meramente formativa. Significativo è l’esempio di studenti appartenenti a un liceo scientifico che si ritrovano a lavorare presso il McDonald come operai.
Questo scherno informatico non solo ha corroborato lo spirito critico di vari studenti in tutta Italia, ma se un ente così importante è caduto vittima di una tale violazione di dati, sono stati sollevati anche forti dubbi sulla protezione di molte aziende, specialmente in specialmente in prossimità del GDPR che per le gravose sanzioni ha seminato un grande sgomento nelle attività commerciali di tutta Europa. Per questo motivo InfoeRRe stessa ha investito molto sulla formazione professionale e sulla preparazione in ottica GDPR riconoscendo l’importanza e la criticità che i dati informatici stanno ricoprendo in una realtà dove Internet, Cloud computing, VPN e E-mail ci facilitano il lavoro e garantiscono una comunicazione sempre più agevole.
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LulzSec Italia è un gruppo hacker che si dichiarato responsabile per diversi attacchi pirata d’alto livello come la compromissione degli account degli utenti della Sony Pictures nel 2011 e la messa offline del sito della CIA. (Fonte Wikipedia).