Con l’inizio dell’anno nuovo non è raro ritrovarsi a ripercorrere mentalmente l’anno appena trascorso.
Un breve riassunto ed un bilancio valutando ciò che c’è stato di buono e cosa poteva esser fatto meglio oppure semplicemente evitato. Nei 12 mesi dell’anno che si è appena concluso InfoeRRe ha visto:- Raggiungere e superare gli obbiettivi di oltre un terzo rispetto all’esercizio precedente ed a doppia cifra rispetto agli anni ancora precedenti, superando così le previsioni più ottimistiche.
- Crescere il proprio organico del 60% attraverso l’inserimento delle persone giuste, dell’età giusta (abbiamo abbassato l’età media di 10 anni per una visione più smart) investendo su di loro con una continua formazione e prendendosi così tutto il rischio che comporta se in futuro decideranno di passare ad un Ns. competitor.
- Ampliare le prospettive professionali future, entrando in contatto con tante aziende che oggi cercano di guardare avanti in modo sempre positivo attraverso un codice di comportamento etico.
- Rafforzare la Ns. presenza sul mercato significa restituire maggiori garanzie ed affidabilità alle aziende Ns. Clienti.
- Dare lavoro ed una retribuzione adeguata a persone che diversamente sarebbero disoccupate oppure impegnate in mestieri di scarsa gratificazione professionale; strappando alcuni di loro da quel sistema che considera i “dipendenti” come “numeri“, “carne da cannone”, “usa e getta”.
- Fornire una adeguata preparazione fa sì che, anche attraverso i propri dipendenti, InfoeRRe sia sempre all’ascolto delle problematiche dei clienti, portando così le migliori soluzioni in termini di efficienza ed in linea con le loro esigenze.
In conclusione, un ringraziamento va quindi a tutti i Ns. storici clienti che continuano a darci negli anni la stessa incondizionata fiducia ed a quei nuovi clienti che nel 2016 hanno trovato in noi non solo un nuovo fornitore ma un partner con cui condividere difficoltà e soddisfazioni professionali. Una riflessione va fatta anche e soprattutto per gli ex-clienti che quest’anno ci hanno lasciato; errore nostro che non abbiamo saputo cogliere le loro esigenze ed interpretare le loro necessità.
Sono questi gli stimoli che terremo a mente ed una delle sfide più importanti per questo 2017 appena iniziato non sarà forse di trasformare tutto questo carburante in opportunità? 




